Disabilità&Sessualità

Il 15 novembre scorso si è svolto un convegno, organizzato dall’Associazione Mario Savini, su di un tema tanto interessante quanto purtroppo ancora insolito e misconosciuto: Disabilità e Sessualità. Obiettivo del Convegno: la promozione della salute sessuale e il sostegno alla formazione della persona, della famiglia e dei servizi.

I contributi di differenti qualificati relatori, moderati dalla Dott.ssa Gaggiotti dell Azienda Sanitaria Locale, hanno fornito una immagine a 360° dell’argomento: dapprima hanno avuto luogo due approfondimenti di tipo specificatamente medico e poi è stata la volta del Dottor Quattrini,  psicologo e psicoterapeuta sessuologo, che ha argomentato circa i comportamenti e le reazioni familiari in relazione alla dimensione sessuale dei propri congiunti disabili portando una serie di esempi e situazioni tipo; in seguito Claudia Pesenti Salzmann -titolare di uno studio di consulenza sessuologica di Locarno –  ha illustrato “la figura dell’assistente sessuale e la sua determinazione formativa”;  da ultimo Antonella Metto, consulente in sessuologia ha raccontato “una storia, una esperienza”, la sua con un paziente.

Sono arrivata in ritardo e purtroppo me ne sono dovuta andare presto ma è bastato.  I due interventi a cui ho assistito, quello sulle reazioni e azioni nelle famiglie in relazione alla dimensione sessuale dei propri congiunti disabili  e l’intervento riferito alla figura dell’assistente sessuale,  si sono rivelate un tuffo profondo in quel mare di emozioni, sentimenti e valori che spesso fanno fatica ad affiorare, a trovare spazio e a vivere: gli affetti, il rispetto, il valore delle persone e delle relazioni e dei legami tra di esse.

Impossibile non riconoscersi in uno (o anche più di uno) della carrellata di esempi di comportamenti e reazioni familiari in relazione alla dimensione sessuale dei propri congiunti disabili tracciata dallo psicologo -dott. Quattrini-, tratteggiati con la matita della comprensione e illuminati dalla luce calda della solidarietà e reciprocità tra esseri umani. La stessa luce di interesse autentico per le persone, tutte le persone, che ha pervaso l’intervento sulla figura dell’assistente sessuale: a partire da pochi fotogrammi del film “The sessions” (2012), che credo abbiano commosso tutti i presenti, all’argomentare su aspetti relativi alla formazione e normazione del ruolo dell’assistente sessuale, figura ancora molto poco conosciuta nel nostro paese.

Questo convegno ha rappresentato per me una esperienza totalmente arricchente di cui sono grata agli organizzatori.

E’ necessario che iniziative di questo genere vengano ripetute, ribadite perché fanno bene a tutti.

Un invito, un augurio, un auspicio perché possano crescere e moltiplicarsi occasioni come questa: per riflettere, per ri-vedersi con lo sguardo di un’altra persona, per pensare, per cambiare e fare qualcosa di nuovo .

(Maria Grazia, genitore)

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