Benvenuti in Olanda

Iniziamo il nostro viaggio nel mondo della diversità, una diversità tutta speciale, rappresentata da un gruppo di genitori che hanno voglia di raccontare, di condividere le proprie emozioni e la propria storia. E ’un viaggio di una genitorialità che si distingue agli occhi di chi non vive l’esperienza della disabilità di un figlio. Tutto sembra assurdo, quasi irreale. Una vita fatta di piccoli traguardi, di amore, delusione e speranza.

Inizieremo questo viaggio con un racconto di Emily Perl kingsley, scrittrice americana e mamma di un bambino disabile. La scrittrice descrive con lucidità e semplicità la sensazione e le emozioni che si provano all’arrivo di un figlio disabile. Emily paragona la gravidanza ad un viaggio favoloso in Italia. Ti prepari, compri una guida, sai tutto dell’ Italia e hai programmato tutto.

È ora di partire. Durante il viaggio, però, l’aereo sta per atterrare e lo steward  le dice:” Benvenuti in Olanda, c’è stato un cambiamento di volo”. Emily deve comprare una guida nuova, imparare una nuova lingua. É un luogo diverso, meno abbagliante dell’Italia. Ma la donna, dopo un po’ che è lì, inizia ad entrare in sintonia con quel mondo diverso, inizia ad amarlo e ad apprezzarlo.

Forse è arrivato il momento di cogliere le ricchezze di quel luogo che nessuno di noi si aspettava. E come dice Emily “Se passerei la vita a piangerti addosso per il fatto che non sei mai andato in Italia, non sarai mai libero di godere delle cose molto, molto speciali e meno amabili dell’Olanda”

Credo che Emily, con tutte le sfumature, abbia colto profondamente il senso delle nostre esperienze.

Franca Guerra

 

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