Oggi vuoto il sacco!

Oggi vuoto il sacco! Come sono oggi non può che farmi bene e spero di dare forza ed energia a chi leggerà il mio sfogo e le mie considerazioni.
Sono Bruna , una Ragazza di 44 anni e pochi giorni fa mi hanno dato un po’ di disabilità.
Da bambina e ragazzina ero chiusa nel mio guscio, con pochi amici e la mia tranquillità… poi maturando e capendo cosa volevo fare nella mia vita sono uscita dal mio “guscio protettivo”.
La morte del mio amato nonno mi ha cambiato, ero lontana e felice, in gita scolastica, quando lui è mancato ,ed io quando ero a casa non avevo capito quanto stesse male e quanto avesse bisogno di affetto e di sua nipote.
Cocciuta quale sono, dopo questo episodio doloroso ho indirizzato il mio interesse e studio verso la scuola infermieristica per donare la mia attenzione e la mia vicinanza ad altre persone bisognose di cure ed attenzioni.
E’ stata dura e gratificante ma il Diploma infermieristico è arrivato anche se purtroppo ho lavorato poco perchè avevo dei contratti lavorativi a tempo determinato ed anche perchè ho incontrato l’uomo della mia vita.
Tra poco festeggeremo 20 anni di matrimonio, costellati da amore, esperienze e rinunce; il mio grosso difetto e pregio è essere altruista, penso prima ai miei amori prima che a me stessa.
Dopo anni di conoscenza abbiamo cercato di completare la famiglia, ed è arrivato Luca.
Oggi ha quasi 16 anni ed un po’ di autismo.
All’età di 2-3 anni vedevamo strani comportamenti e poco voglia di guardarti e parlare, poi la diagnosi.
Una doccia gelata.
Ho cercato di nascondere ” il problema “, che problema non è( è una situazione e un nuovo vivere), perchè non ero pronta come genitore a condividerlo con altri, lavorando e ” scervellandomi ” in casa cosa potevo fare per aiutare il Tesoro della mia vita, lavorando anche su me stessa.
Ed oggi Luca è un ragazzo felice ed amato, ma c’è tanto da fare ancora: l’adolescenza, le relazioni con gli altri , fare cultura nella società.
Anche per questo, ho cominciato a scrivere ed a espormi. Lotterò per la mia famiglia e per mio figlio, promuovendo quanto si può e si deve fare per i propri cari con difficoltà, con attenzioni e cure, con parole e conoscenza, scrivendo anche solo dei post sui social network per dare informazione e forza.
Da qualche anno ho un doloretto al piede sinistro, ed amici e conoscenti quando mi incontravano mi dicevano ” Cosa ti è successo ? Cammini male!” ed io rispondevo “tendinite!”, così mi era stato detto, ma non era così.
Ho una malattia rara genetica venuta a conoscenza ” grazie ” ad un problema in famiglia.
Ora mi aspettano cure ed indagini , con il tesserino blu in macchina che forse non lo userò se non è  necessario.
Io non cambierò la mia vita per questo ” problema ” ma evolverò con lui, sarò più responsabile.
Continuerò a girare per la mia città e per le nostre commissioni in bicicletta facendo anche i nostri 30 km al giorno, continuerò a vivere la nostra vita come sempre facendo più attenzione in tutto.
Il mio primo obiettivo sarà perdere chili per dare meno sforzo agli arti inferiori, e questo sarà la mia grossa rinuncia. visto che amo  il mangiare bene. L’estate è vicina ,e con movimento e cibi sani, una regolatina al mio appetito e alle mie voglie ce la farò.
E con la ricerca, con la tenacia e un po’ di fortuna tenteremo di  “tenere a bada ” questa situazione e la sua evoluzione in bene.
Chiudo dicendo a me stessa e alle persone che leggeranno, che quando nasce un bambino nasce un genitore, e che quest’ultimo deve essere pronto a tutto per il proprio “fagiolino”, per la sua crescita e per la sua vita, ed il genitore deve riguardarsi e non perdere forze ed idee per la propria famiglia.
Bruna Stocchi ( genitore)

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